Ci sono vari argomenti che intimoriscono l'essere umano, alcuni meno inquietanti, altri più capaci di far percepire brividi lungo la schiena dell'ascoltatore (o del lettore). Si ha sempre argomentato sugli alieni, razza esterna ed estranea al nostro pianeta terra. La loro esistenza è messa da sempre in discussione, poiché non per certo si hanno avuto prove concrete, tangibili, della loro realtà di vivere.
Eppure c'è chi, in un angolo del mondo, al buio, si nasconde da loro: chi, in una parte remota del pianeta, crede alla loro esistenza e trama nell'ombra per trovare, a volte inutilmente, un modo per scappar via dalla loro acuta vista.
Le
prime origini di vita extraterrestre sulla Terra, risalgono già ad alcune
civiltà: Sumeri, Egizi e civiltà precolombiane. Vi sono varie teorie di
possibile contatto tra specie umana e specie aliena: la specie umana, quella a cui apparteniamo, sarebbe il
risultato di una creazione programmata, ovvero di esperimenti genetici condotti da extraterrestri sugli ominidi, che fino a quel punto si sarebbero
evoluti spontaneamente sulla Terra in concordanza con la Teoria di
Darwin e dunque, in questo caso,
senza nessuna apparente contraddizione con essa; il fine di questi alieni, difatti, sarebbe stato accelerare l'evoluzione spontanea della specie umana. L'adattamento evolutivo e il neo-creazionismo, dunque, sarebbero entrambi veri.
Il
principale argomento a sostegno di questa teoria è il tempo relativamente breve
(300.000 anni) impiegato dall'Homo sapiens per giungere a un livello evolutivo mai raggiunto da altri
organismi, pur presenti sulla Terra da centinaia di milioni di anni. La specie
umana, per quel che si può apprendere, avrebbe avuto contatti con extraterrestri sin dalle ere più antiche.
Questi alieni sarebbero nient'altro che le divinità
delle civiltà antiche (egizi, maya, aztechi, popoli della Mesopotamia, romani), raffigurati nelle loro opere d'arte.
Altri indizi della presenza di extraterrestri in epoche passate sarebbero
celati in testi religiosi, come
la Bibbia e il Rāmāyaṇa (uno dei più famosi poemi epici
dell’induismo), o in opere letterarie di
carattere epico. Gli extraterrestri, però, si sarebbero manifestati anche in epoche
successive: dipinti medievali e rinascimentali, specie a carattere religioso,
mostrerebbero proprio delle navicelle spaziali presenti nel cielo, a volte addirittura con angeli
alla guida. Il primo a diffondere l’idea di “marziani” alle masse fu H.G.WELLS
con il suo romanzo “La guerra dei mondi” del 1898. Membro egli della Golden Dawn,
una società segreta iniziatica
fondata sulla tradizione della Qabalah ed orientata al recupero della più autentica tradizione d'Occidente, adottò l'immagine dell'Alba come simbolo del risveglio spirituale,
dell'illuminazione alla consapevolezza, che praticava una forma di teurgia e sviluppo spirituale e che ebbe una grande
influenza sull'occultismo occidentale
del XX secolo.
Vi sono, però, origini ancor più antiche inerenti alla comparsa aliena qui, sul nostro pianeta. Sono stati rinvenuti, lungo il confine
cino-tibetano, i dischi di pietra di Dropa (The Dopra Stones), che, secondo alcuni,
sarebbero le prove di un antico schianto alieno sulla terra. I dischi vennero rinvenuti nel 1938 da
Chi Pu Tei, professore di archeologia presso l’Università di Pechino, e i suoi
studenti, nel corso dell’esplorazione di una serie di alcune strane grotte
sull’Himalaya. Durante
la spedizione questi scoprirono una grotta stupefacente fino ad allora rimasta
inesplorata; quando i ricercatori entrarono si resero conto che più che una
grotta si trattava di un sistema di gallerie artificiali e interconnesse; le pareti erano state
levigate e sembravano cristallizzate, come se fossero state tagliate da una
fonte di calore estremo, mentre c’erano incise sopra delle strane iscrizioni
che rappresentavano tutti i pianeti del nostro Sistema Solare, compresi il Sole
e la Luna. Inoltre, il gruppo rinvenne anche una
serie di piccole tombe che contenevano gli scheletri di strane creature alte
appena 1 metro e 30 e aventi il cranio enorme.
Di
sicuro questi resti appartenevano a una razza sconosciuta all'uomo, non possedendo molto in comune con quest'ultimo. Accanto alle tombe furono trovati
ammassati 716 dischi di granito con diametro dai 35 ai 50 cm e con un foro
centrale, spessi un centimetro. I
dischi su un lato erano coperti di strani geroglifici, mentre sull'alto
mostravano un’incisione a spirale che partiva dal centro e terminava verso il
bordo esterno, un po' simile ai moderni vinili. I reperti furono trasferiti
segretamente a Pechino per essere studiati da un team di scienziati guidati dal
professor Tsum Um Nui, il quale concluse che gli oggetti risalivano al 10 mila a.C. e raccontavano la storia di un gruppo di alieni chiamato “Drog-pa” (pelle
gialla), proveniente da un pianeta lontano 12 mila anni luce e che un giorno
giunse con la loro astronave sul nostro pianeta, precipitando tra le montagne
del Tibet.
Pare
che gli alieni, in quel caso, avessero intenzioni pacifiche. Una volta che ebbero preso atto
di non poter più ripartire per il loro pianeta natale, gli alieni furono
costretti a stabilirsi sulla Terra mescolandosi alla popolazione locale. Ma le
cose non andarono come avevano pensato questi antichi visitatori. Una parte di
loro fu sterminata dalle tribù locali, spaventate dal loro aspetto inumano. Gli
indigeni del posto raccontano che in tempi remotissimi due tribù abitavano
questa zona e che questi strani esseri alti solo 1,30 m. erano comparsi dal
nulla (o dal cielo, discesi dalle nubi). Alla fine, i nativi impararono a
convivere pacificamente con i pochi alieni sopravvissuti.
Ma
entriamo ora nel cuore di questi Esseri così oscuri quanto misteriosi e
affascinanti, approfondendo i loro reperti ritrovati qui sulla Terra, le varie
tipologie, caratteristiche e origini.
§ Wandjina:
Nel
1938, il dottor Andreas Lommel, membro dell’Istituto Frobenius, ha convissuto
per diversi mesi nella parte nordoccidentale dell’Australia, nella regione di
Kimberly, con una tribù aborigena chiamata Unambal (una cultura che esiste da almeno 60 mila anni). Durante questo periodo, Lommel ha
annotato e fotografato la vita quotidiana di questi cacciatori-raccoglitori
fermi all'età della pietra. Ciò che catturò maggiormente l’attenzione dell'uomo, fu la scoperta di una grotta ritenuta sacra dagli aborigeni, nella
quale erano rappresentati gli enigmatici Wandjina. In esse v'erano pitture rupestri che raffiguravano esseri
mitologici connessi con la creazione del mondo. Kimberly è l’unico luogo al
mondo dove sono rappresentate queste astruse creature.
Secondo i ricercatori, si
tratta di realizzazioni molto antiche, almeno quanto la cultura aborigena che
li realizzò. La tradizione degli Unambal vuole che
i componenti della tribù ridipingano le immagini periodicamente, al fine di
garantire la continuità della tradizione e non perderne il ricordo. Per
questi uomini si tratta di qualcosa di molto importante. I dipinti hanno ricevuto ogni sorta di
interpretazione: dalla rappresentazione di essere umani stilizzati, o anche
gufi, fino ad arrivare ai Teorici degli Antichi
Astronauti, secondo i quali i Wandjina
sarebbero antichi viaggiatori non terrestri discesi sulla Terra nella notte dei
tempi. Sono in molti a credere che gli extraterrestri abbiano avuto un ruolo
diretto nella creazione del mondo. Le leggende degli aborigeni narrano di
eventi davvero straordinari.
§ I petroglifi di Sego Canyon:
Essi sono la
testimonianza antichissima della presenza umana nella regione dello Utah,
occupata in un ampio periodo che va dal 6000 a.C. al 1800 d.C. Si tratta di una
vera e propria galleria di rappresentazioni sacre, con più di 80 figure
inquietanti a grandezza naturale, con occhi incavati o mancanti e con la
frequente assenza di braccia e gambe. Questo sito impressionante è stato
annoverato nel Registro Nazionale dei luoghi storici degli Stati Unit, e, nonostante le severe leggi sulla conservazione dei beni archeologici, il sito è
stato oggetto di numerosi atti di vandalismo che minano un così grande tesoro. Il sito presenta tre stili pittorici diversi, rappresentanti altrettante culture distinte succedutesi nel tempo, comprendendo un arco di tempo
di almeno 8 mila anni. I sostenitori della teoria
degli Antichi
Astronauti suggeriscono che le
enigmatiche figure di Sego Canyon, almeno quelle più antiche, rappresentino
entità extraterrestri che visitarono la Terra in epoca arcaica. Le
caratteristiche anatomiche delle figure indicano che gli artisti volessero
sottolineare il fatto che non si trattava di esseri umani. I ricercatori ortodossi, invece,
difendono l’ipotesi che si tratti di entità spirituali percepite dagli sciamani
in visioni in stato di trance. Gli sciamani, con l’aiuto degli spiriti e
l’assunzione di sostanze allucinogene, erano in grado di entrare in
comunicazione con il mondo degli spiriti e dialogare con i “creatori dell’energia”.
§ Gli Anunnaki:
Nella mitologia
sumerica il termine Anunna, poi reso in akkadico come Anunnaki/Anunnaku, indica
l'insieme degli Dei sumeri e, più tardi, assiro-babilonesi. Essi erano
costituiti in un'assemblea, presieduta da An, Dio del cielo. Tale assemblea era composta dai sette supremi, di cui facevano parte i quattro principali Dei
creatori (An, Enlil, Enki, Ninhursag), con l'aggiunta di Inanna, Utu e Nanna e
di 50 Dei minori (detti anche Igigi). Secondo Zecharia Sitchin (scrittore azero
naturalizzato statunitense e sostenitore della “teoria dell’antico astronauta”)
gli Anunnaki sarebbero degli alieni provenienti da Nibiru, un pianeta del
nostro sistema solare.
Questa tesi mette in risalto un ruolo importante che essi avrebbero avuto nella veloce evoluzione della civiltà umana e, in particolare, di quella
sumerica. I signori provenienti da Nibiru, sin dall'antichità, sarebbero scesi
sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta. Quando il
pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicino alla Terra fu
inviata una prima spedizione di esseri viventi capeggiata da Enki, un nome che
ricorre spesso nella mitologia dei Sumeri. I luoghi scelti furono la Valle del
Nilo, la Valle dell'Indo e la Mesopotamia. Sitchin afferma anche che, in
corrispondenza della fascia principale degli asteroidi del sistema solare, si
sarebbe trovato anticamente un pianeta che i Sumeri chiamavano Tiamat, che
sarebbe previsto dalla Legge di Titius-Bode. Ancora una volta un mito sumero, l’Enuma
Elish, ci permette di comprendere pienamente la conformazione dell’attuale
sistema solare.
Esso parla di un pianeta, Nibiru, che si affaccia sul sistema
solare ogni 3.600 anni circa con un’orbita retrograda che, specialmente durante
le fasi di formazione del sistema solare, lo ha portato a scontrarsi con
Tiamat, un pianeta localizzato tra Marte e Giove, distruggendolo e creando così la
fascia degli asteroidi, proiettando la Terra e la Luna nella loro attuale
posizione. Secondo la TOE del Progetto Atlanticus, riprendendo gli studi di
Sitchin, 500.000 anni fa Alalu, il nono sovrano degli Anunnaki, caratterizzati da cicli vitali
quasi eterni dal punto di vista umano, viene deposto da Anu e costretto all’esilio
sulla Terra; qui Alalu scopre circa 450.000 anni fa grossi giacimenti di oro e
altri minerari utili all’industria Annunaka. Anu invia allora uno dei suoi due
figli, Enki, sulla Terra per promuovere la cosiddetta “Missione Terra” che
consiste nello sfruttamento delle risorse naturali presenti sul pianeta. Enki
arrivò sulla Terra 445.000 anni fa, durante la glaciazione di Mindel, al
seguito di un gruppo di Anunnaku. Fondò così Eridu per lo sfruttamento di queste
risorse nel medio-oriente. 430.000 anni fa la glaciazione di Mindel
finisce, il clima si fa più mite e vengono inviati altri Annunaki tra cui
Ninharsag, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico; iniziano le costruzioni
degli insediamenti funzionali alla “Missione Terra” in Mesopotamia. Poiché però
la produzione dell’oro scarseggiava, Anu decise di fare visita alla “Missione”
con il suo primogenito Enlil e venne deciso di ampliare la missione allo
sfruttamento del continente africano oltre che in medio-oriente.
A Enlil viene
assegnato il comando supremo della missione mentre Enki viene subordinato a
Enlil e assume il comando degli scavi in Africa. Questo avviene circa 416.000
anni fa. Intorno a 400.000 anni fa si conclude la costruzione dei primi
sette insediamenti funzionali in Mesopotamia: il porto spaziale (Sippar) che
verrà sostituito successivamente dal più efficiente Baalbek, il centro
controllo missione (Nippur), un centro metallurgico (Bad-Tibira) e un centro
medico (Shuruppak) oltre che alla prima città Eridu e all’Eden, i campi
agricoli che forniscono sostentamento alla popolazione Anunnaka. Dopo 40
periodi, ossia 144.000 anni (1 periodo = 1 shar = 3.600 anni) di fatiche, così
come narrato nell’epopea di Athrasis, Enki si trova a dover gestire
l’ammutinamento dei lavoratori Anunnaki nelle miniere dell’Abzu (Africa) ed è
proprio lui insieme alla sorellastra Ninmah (Ninharsag) a decidere per
l’ibridazione di DNA Anunnako con l’homo erectus, al fine di ottenere una nuova
razza da poter utilizzare come sostituto lavoratore nelle miniere, liberando
così dall'impegno lavorativo gli Anunnaki.
Coerentemente con quanto narrato
dall’epopea di Athrasis e con quanto descritto dalla scienza ufficiale, l’homo
sapiens compare infatti proprio circa 300.000 anni fa in Africa, ossia
esattamente 144.000 anni dopo l’arrivo degli Annunaki. Enlil inoltre considera
utile condurre alcuni di questi Homo Sapiens in Eden per farli lavorare nei
campi e fornire cibo agli Anunnaki. Si osservi come in questo momento l’Homo
Sapiens, in quanto ibrido, non è in grado di procreare. Si tratta quindi
di una civiltà fondamentalmente benevola che però non ha esitato a sfruttare le
risorse minerarie del nostro pianeta. Riguardo alle caratteristiche fisiche
degli Anunnaki, sono stati da sempre descritti con una forma umanoide: gli Umanoidi
sono tutti accomunati da un aspetto simil-umano, da cinque dita nelle mani e
dagli occhi chiari tipicamente con pupille verticali (come quelle dei gatti).
Altre loro caratteristiche variano da specie a specie, come il colore della
pelle che può variare da chiara a più abbronzata, il colore dei capelli che può
variare da biondo chiaro a rossiccio e l'altezza che può variare da 1,80 m a
2,20 m. Inoltre, a differenza di altre razze aliene, ci sono sia i maschi che
le femmine e con lunghe barbe.
§ I Rettiliani e i Draconiani:
I Rettiliani sono tra le razze aliene più temute di tutte. Tutte le fonti affidabili, storiche e contemporanee,
riportano che i Rettiliani arrivano
da un pianeta orbitante attorno ad Alpha Draconis (Thuban), la stella principale di quella che per noi
è la costellazione del Drago. Questa stella ha anche svolto il ruolo di stella
polare tra il 4000 e il 1800 a.C., ma c’è ancora molto da dire riguardo la loro
origine. I
draconiani non erano altro che una specie rettiliana sviluppatasi
indipendentemente sul pianeta fino all’arrivo dei 45 “Cariani”, gli
esseri-uccello che esistono fin dalle origini del nostro universo perché
provenienti da un altro universo. I Cariani, data la loro natura ancestrale,
vivono ad un livello etereo e quindi si nutrono di energia, ma sono costretti a
scendere ad un livello più fisico nel momento in cui hanno la necessità di
generare una discendenza. Quindi i Cariani, stabilitisi su Alpha Draconis, ad
un certo punto cominciarono delle complesse ibridazioni genetiche con una
specie di rettili indigeni arrivando ad originare, appunto, i rettiliani
draconiani. Quest’ultimi hanno quindi una doppia natura cariana e rettile che
associa da una parte una grandissima intelligenza e alla capacità di esistere
su più piani della realtà e dall’altra la tipica indole rettiliana
aggressiva. I rettili, è noto, tendono ad essere molto aggressivi,
tanto che in genere non si curano della propria prole e attaccano anche altri
membri della propria specie.
I Draconiani sono di discendenza reale e sono quelli più in alto nella gerarchia
degli extraterrestri. Secondo differenti fonti, i draconiani sono stati
“tirati”, come gli altri rettiliani, nella costellazione di “Alpha Draconis” qualche milione di anni fa,
provenienti da un universo superiore, dove furono scacciati per la loro carica
negativa. Per naturalezza i draconiani sono ostili rispetto ad altre
razze e usano sistemi di controllo. L’aspetto varia a seconda della pigmentazione
della pelle, anche se la più conosciuta è di colore verdastro con squame simili a serpenti. Altre sfumature si conoscono con pigmentazione grigiastra, azzurra e
rossa. Si dice anche che possono cambiare loro sembianze assumendo forma umana
attraverso abilità psico-astrale, proiettando in maniera oleografica l’aspetto
fisico voluto. Generalmente i Draconiani Reali sono esseri
alati e con la coda lunga, in certi casi sono descritti con le corna lunghe o
addirittura con la cresta, che, con un po’ di immaginazione, potrebbero essere
paragonati ai demoni che vengono descritti nelle sacre scritture e in altri
miti antichi. Hanno grandi capacità di ingegneria genetica e militare, sono
stati i primi a creare navi interstellari e per questo hanno conquistato
molti sistemi nelle galassie.
Possono arrivare sino ai 3 metri, hanno la pelle dura con scaglie marroncine o
verdi, hanno l’iride dorata, gialla o rossa.
Secondo alcuni sostenitori della tesi dei rettiliani, essi sono realmente tra noi, mimetizzandosi tra gli umani e controllandoci senza che noi possiamo rendercene conto. I più famosi rettiliani sarebbero proprio le figure più importanti a livello mondiale, posizionati al governo o in organizzazioni di alta fama e di gran potere.
§ Pleiadiani:
Le Pleiadi sono un ammasso di belle e
abbaglianti stelle che si trovano nella costellazione del Toro. Con un telescopio,
è possibile vederne circa un centinaio. Senza un telescopio invece, si possono
vedere solo sei o sette stelle. Secondo le antiche leggende, le stelle sono le
sorelle e le figlie di Atlante. L’intero ammasso delle Pleiadi è in realtà
l’occhio del toro nella costellazione del Toro. Le sette stelle luminose che
hanno contribuito come guida ai marinai greci sono: Alcione, Merope, Celeno,
Taygeta, Sterope, Elettra e Maia. Esse sono note da migliaia di anni,
circondate da affascinanti leggende e storie anche al giorno d’oggi. La legge
sulla libertà religiosa degli indiani d’America è stata approvata nel 1979.
Abbastanza sorprendentemente, fino a quel momento, ai nativi americani è stato
illegalmente vietato di praticare i loro rituali e cerimonie tradizionali. Vi
chiederete che cosa i nativi americani hanno a che fare con i Pleiadiani, ma
le storie sono nelle loro leggende, gran parte delle quali sono state codificate,
tenute segrete o nascoste. In alcune leggende Cherokee, si dice che la loro
gente ha avuto origine nelle Pleiadi molto, molto tempo fa. Essi sostengono di
essere venuti a questo mondo come Figli delle stelle per portare la luce e la
conoscenza. Se le storie sono vere, nella storia dei Cherokee, così come altri nativi
americani e molti di noi con il sangue dei nativi americani, sono contenuti i
geni delle Pleiadi. Alcuni Pleiadiani
sono altamente evoluti, più di quanto sia la maggior parte della specie umana.
Il Regno Pleiadiano è il passo successivo o il prossimo livello della nostra
evoluzione umana. E’ per questo motivo che una certa conoscenza viene data a
noi per mezzo appositamente da illuminati esseri delle Pleiadi. Ci sono quelli
che vogliono aiutarci e portarci verso il nostro destino spirituale più
elevato. Queste forze delle Pleiadi speciali risiedono ad una frequenza molto
elevata che è più alta di quello che sappiamo. Sono solo maschili o ermafroditi
con 6 dita alle mani e ai piedi. Arrivano sulla Terra 790000 anni fa e da essi
presto nacque la civiltà poi chiamata da Platone degli atlantidei. Combattono
contro i rettiliani i quali hanno distrutto anche le colonie di Venere.
Dopo
aver parlato delle razze aliene di maggior importanza, legati a culture e miti antichi, parleremo adesso delle razzie ben più
comuni e terrificanti, nonché conosciute dalla quasi totalità di persone sulla terra, ovvero i classici alieni raffigurati nel cinema o sul piccolo schermo in tv.
§ I Grigi:
I Grigi pprovengono da Zeta Reticuli,
vicino alla Stella Barnard, che fa parte del Sistema di Orione; la loro altezza
varia a seconda del caso, ma oscilla dai 100 ai 120 cm, motivo per cui sono bassi; hanno un colore della
pelle color grigio; hanno occhi grossi, a mandorla, completamente neri e
leggermente inclinati; hanno un naso poco accennato, ovvero solo due piccole
fessure. Possiedono una bocca molto piccola (forse perché hanno imparato a parlare
telepaticamente e l’uso della bocca, ora, risulta loro inutile); al posto delle
orecchie possiedono due fessure in sostituzione.
Non sono muniti di sistema riproduttivo e digerente e parlano
telepaticamente, essendo della 4° densità. Essi ormai si riproducono attraverso
il sistema del clonaggio e quindi hanno perso totalmente l’uso degli organi
genitali.
§ I Grigi Orange:
Questo tipo di grigi è alto circa 160 cm, ha la pelle
color oro e nelle femmine arancione. Essi hanno un cervello molto sviluppato e una
testa quindi molto grossa e incavata al centro (a forma di cuore). Si pensa che
siano tra noi, perché sono capaci di prendere qualsiasi forma, e possiedono una
base in Alaska, dove prelevano il ghiaccio e lo portano sul proprio pianeta.
Per il resto sono molto simili ai grigi classici.
§ I Grigi Alti:
Sono la razza di grigi
più evoluti dal punto di vista della conoscenza cosmica e si suppone che vengano
da Orione; ricoprono un ruolo di comando e non sembrano essere nemici della
razza umana. Sono alti circa 170-190 cm; hanno occhi grossi, neri, a mandorla e
inclinati più dei normali grigi. A volte indossano abiti bianchi
attillati.
§ I Grigi provenienti da Orione:
Sono
molto snelli e con un cranio allungato e sono alti circa 200 cm. Un loro veicolo
si schiantò a Roswell nel 1956 ( si verificò tal evento in Nuovo Messico megli Stati
Uniti il 2 luglio 1947,
scoperto il 7 di quel mese e comunicato e smentito l'8 a seguito dello schianto al suolo di
un pallone sonda appartenente
alla United State Air Force. La
vicenda divenne famosa però per le prime notizie divulgate dai giornali e
tuttora sostenute da ufologi e appassionati dell'ufologia, secondo cui si sarebbe invece
verificato lo schianto di
un UFO e il presunto
recupero di materiali extraterrestri, tra cui cadaveri alieni, da parte dei militari statunitensi).
§ Cavallette umanoidi:
Esse apparivano
soprattutto agli uomini preistorici.
Sono alte 200-230 cm e usano spesso tute di colore metallico.
Sono simili agli umani, se non fosse per la testa completamente diversa;
infatti essa e uguale a quella di una cavalletta, con lunghe antenne poste
sopra.
§ Le Mantidi:
Sono alte anche più di
due metri; certi li descrivono con tre dita, altri con delle zampe; rubano la
tecnologia di altre razze e sembrano interessate agli uomini per strani scopi.
§ Gli alieni simil egizi:
La razza aliena degli
Anubis ha un aspetto simile a quello conosciuto nelle nostre antiche culture
terrestri, in particolare è identico alla rappresentazione del dio Anubi degli
antichi Egizi, il dio dell'oltretomba, o dell’aldilà. Gli Anubis hanno la
testa da cane o sciacallo, sono alti dai 3 ai 6 metri e sono di entrambi i
sessi. La corporatura è umana e robusta, mentre il colore della pelle è nero
ebano. Essi rassomigliano agli dei come i Nordici, alieni dall'aspetto nordico e simil umano. L'Horus invece è una razza aliena molto potente, che interagisce con noi tramite abductions. L'alieno Horus ha un’altezza che varia dai 4 ai 6 metri ed ha un aspetto che ricorda vagamente quella di un pollo, vista la presenza del becco. È un volatile, ma è dotato di arti (braccia e gambe) ed è di corporatura molto magro e rinsecchito.
L'Horus Ra invece, è una misteriosa e pericolosa razza trans-dimensionale che vive come un parassita, manipolando la coscienza dell’ospite e usandolo come fonte di nutrimento. La loro pericolosità deriva dalla loro natura priva di forma fisica che li rende incapaci delle emozioni che caratterizzano gli esseri biologici. Per lo stesso motivo gli unici contatti con loro sono di tipo telepatico. Il nome Horus-Ra deriva dalla somiglianza dell’aspetto fisico, che assumono per comunicare con noi, con la divinità egizia, ma è molto probabile che si tratti solo di una coincidenza.
§ I Sei Dita:
Sono alieni cyborg alti
dai 2 ai 4 metri. La testa è di aspetto secco e inquietante, con un volto
stempiato e con molte vene visibili in faccia. Gli occhi hanno la pupilla verticale
nera e l'iride è giallo elettrico. I capelli sono sottilissimi e nel complesso
sono bianchi e molto lunghi. La loro pelle è bianca con striature dovute alle
vene di colore violaceo. Le mani hanno 6 dita di lunghezza uguale, a parte il
pollice. Sono tutti vestiti con una tunica bianca e portano sempre al collo un
medaglione.
§ Gli Umanoidi-Caprini:
Sono razze
aliene che svolgono la funzione di gregari di altre razze aliene di più elevata gerarchia, per compiere operazioni materiali come operazioni
chirurgiche, impianti di chip e la creazione di specie ibride con noi. Questi
gregari hanno sembianze umanoidi alti circa 2 metri, ma presentano delle corna
ricurve all'indietro. Sono caratterizzati da un bell'aspetto fisico,
con il torace particolarmente robusto nella parte superiore, che tende a
miniaturizzarsi nella parte inferiore, terminando con gambe sempre più affusolate e sottili, quasi pesci-formi. Queste creature sono tipicamente
ricordate “in sogno” dalle addotte femmine, con cui sembra che intrattengano
rapporti sessuali finalizzati alla creazione di ibridi.
§ Gli anfibioidi:
Sono parenti stretti dei rettiliani, e alcune volte possono essere confusi con
essi. Sono
muniti di branchie e il loro colore della pelle varia a seconda del caso:
bianco, verde, marrone, e talvolta arancioni. È una razza poco conosciuta, e una
delle poche testimonianze è quella del sovietico Borovivikov, il quale affermò
che nel 1966, nelle acque del Mar Nero, alla profondità di circa otto metri vide degli esseri molto grossi di colore bianco che avanzavano verso di lui: dopo che si avvicinarono, se ne andarono.
§ Nockh Mios:
Per concludere, i Nockh Mios sono una razza molto strana,
perché si presenta con un aspetto molto pauroso: occhi rossi, pelle scura,
capelli solo nella parte centrale della testa e alti più di due metri. Il loro
organismo è molto diverso dal nostro, possiedono quattro polmoni e sul loro
pianeta respirano un gas simile all'ammoniaca. Per questo, quando si recano su
altri pianeti, hanno una sorta di maschera che funge da respiratore. Sul collo
si intravedono delle branchie e si presume che siano imparentati con gli
anfibioidi. I Nockh Mios hanno un grande senso
dell’umorismo che le altre razze stentano a capire.
Gli alieni sono qualcosa che da sempre è creduto, temuto e al contempo messo in dubbio. L'uomo non è in grado di sapere se è l'unico essere vivente al mondo, e nemmeno di averne delle prove. Le galassie sono tante, così i pianeti. Possibile che noi siamo unici? Se ci sono altre forme di vita, chi ha scritto che siano uguali alla razza umana? Molte sono state le testimonianze di apparizioni aliene, di UFO e di studi ben fatti, ma per il momento non si ha ancora la certezza dell'esistenza di alcune forme aliene. Sebbene
non vi siano, giustamente, delle testimonianze fisiche di tutte le razze sopra citate, rimangono
pur sempre un mistero straordinario e unico. A noi il mistero piace e crediamo siano tali con tutti i
loro pregi e difetti. Magari, un giorno scopriremo che i cerchi nel grano non sono fatti dall'uomo ma da un'astronave aliena o, chissà, ci sveglieremo nel cuore della notte ipnotizzati dalle luci blu, per poi ritrovarci faccia a faccia con il nostro visitatore. Da qui ad allora, c'è di mezzo qualcosa di molto importante: la razionalità.
In collaborazione con Jessica Renda