Soundtrack
giovedì 24 agosto 2017
La tragica morte di Sophie Lancaster
Nella vita tutti siamo stati vittime di qualcuno, per qualche svariato motivo: chi per la provenienza, chi per i gusti personali, chi per l'aspetto... chi, come Sophie Lancaster, per la diversità. La diversità dovrebbe essere qualcosa che ci dovrebbe unire, non dividere: il mondo è bello perché vario, se fossimo tutti uguali dove starebbe la vera bellezza? Una persona è bella e apprezzabile nella sua unicità, nella sua personalità rara. L'omologazione ci rende dei robot, non degli umani. Quante volte avete sentito di persone maltrattate psicologicamente e fisicamente, picchiate, violentate e uccise per una loro particolarità fisica, sociale, mentale? Gli esempi che si potrebbero fare sono davvero innumerevoli, ma questa è la storia di Sophie. Sophie Lancaster, nata il 26 Novembre del 1986 nel Lancashire in Inghilterra, era una studentessa. I genitori ricordano Sophie come gentile, buona, divertente e coraggiosa. Una bella ragazza con tante qualità, strappata via dalla vita bruscamente e troppo in fretta. Sophie aveva un ragazzo, Robert Maltby di 21 anni, ed entrambi erano molto legati alla cultura goth. Entrambi intelligenti, sensibili, coscienziosi nella vita sociale e di tutti i giorni. Come tutti i giovani appartenenti ad una categoria culturale differente, Sophie veniva etichettata (come ad esempio vengono anche etichettati coloro appartenenti alla cultura metal). Etichettata perché diversa dal resto delle persone del luogo in cui abitava. Ora immaginate la scena di quella famosa notte, una scena cinematografica che può essere accostata ai peggiori film horror e di violenza psicologica mai fatti. Robert, ventunanni e Sophie, ventenne, una sera del 2007 stavano camminando per il parco ed erano di ritorno verso casa dopo essere stati da un paio di amici.Erano al Stubbylee Park tra l'1:10 e l'1:20 della notte, l'11 Agosto 2007. Un gruppo di adolescenti tra i quattordici e i diciassette anni con cui avevano parlato un po' senza problemi, cominciò ad inseguirli per il parco, fino a quando non aggredirono Robert senza prima nessuna provocazione. Robert venne buttato a terra, massacrato di pugni e calci in testa e nell'addome. Sophie intervenne per cercare di fermare il pestaggio e proteggere il suo ragazzo, ma la gang si accanì contro di lei in maniera ancor più brutale. Calci, pugni, ripetuti colpi in testa, salti sul corpo martoriato... Fino a quando entrambi i giovani non persero i sensi. Così il gruppetto di ragazzini andò via, lasciandoli morenti a terra. Soddisfatti, andarono a vantarsi delle loro gesta con i loro amici con frasi del genere:''C'erano due goth, due fenomeni da baraccone al parco. Dovreste vederli, sono davvero un pasticcio. Abbiamo fatto una cosa dannatamente buona''. Celebrarono così il loro attacco di bullismo e criminalità sulle povere vittime che erano appunto, Sophie e Robert. Un testimone quindicenne sul posto disse alla polizia:''Non hanno fatto altro che dare a calci in testa a lei e saltarle con le gambe e i piedi sulla testa.''La polizia asserì che gli attacchi ricevuti furono talmente brutali che dai corpi non riuscirono inizialmente a determinare il sesso dei due giovani, non riuscendo a capire chi fosse il ragazzo e chi la ragazza. Sophie aveva in viso impronte molto visibili di anfibi e il volto era deformato dai colpi presi. I due inizialmente furono in coma, ma fortunatamente Robert ne uscì vivo, anche se con traumi e perdite di memoria. Sophie invece subì un destino molto più crudele. I medici capirono subito che per lei non c'era speranza, non avrebbe mai ripreso conoscenza. Così, il respiratore venne staccato dopo tredici giorni dall'aggressione e Sophie morì. Non riuscì a lottare fisicamente contro quello che aveva ingiustamente subìto. Ryan Herbert e Brendan Harris vennero giudicati colpevoli dell'uccisione di Sophie Lancaster, che alla centrale di polizia durante l'interrogatorio continuarono a ridere dell'accaduto come se fosse una cosa divertente e di poca rilevanza. Sophie fu uccisa non per qualche comportamento scorretto, per qualcosa che aveva detto o fatto, ma semplicemente perché era vestita in maniera differente dagli altri!La cosa peggiore è che Robert ora dovrà continuare a vivere la sua vita rivivendo quella notte, in cui ha perso la sua donna, di cui, magari, si sarà sentito colpevole. Colpevole per non averla protetta come avrebbe dovuto, colpevole di non essere morto lui al posto di Sophie. Questo omicidio è ormai un simbolo nel mondo del goth moderno, poiché ha segnato tutti coloro che sono ''diversi'', che sono come era Sophie. Ha insorto in molti la paura, la paura di uscire di casa, di vivere liberamente la propria vita. Sophie è l'esempio che non dovrete mai, mai rinunciare a quello che siete. Lottate, battetevi, andate contro le barriere e non perdete voi stessi, affinché siate sempre, voi stessi. Il limite umano non avrà mai fine e le povere persone ne rimetteranno, anche con la vita. Questo per disagio sociale, per ignoranza, per pregiudizi inutili, per mancanza di valore umano. Prima di giudicare una persona per il loro aspetto, riflettete, pensateci bene prima, meditate sul vostro pensiero e andate oltre il modo di vestire, il modo di pensare e il modo di apprezzare qualcosa. Guardate l'animo delle persone, sempre, senza basarvi sulle apparenze, e andate oltre anche alle divergenze, ai contrasti, perché è lì che troverete la vera essenza umana ed è in quel momento che avrete capito cosa significa essere umani. Perché quando muore una persona, anche se non vi è simpatica perché diversa dal vostro io, non è una cosa da sottovalutare: con lei muoiono pensieri, visioni, pareri, emozioni, caratteristiche specifiche, passioni, sogni. Con lei muoiono tutte le persone che le sono attorno, che le vogliono bene, persone a cui quel qualcuno ha trasmesso qualcosa. Perché ognuno di noi segna qualcuno nella vita, anche con una semplice frase, con un sorriso, con un gesto. Ed è proprio grazie ad un'azione che Ryan e Brendan hanno segnato le vite di Sophie e Robert, per sempre.
Etichette:
Criminologia,
Dark,
Diversità,
Morte,
Omicidio,
Sophie Lancaster
Iscriviti a:
Post (Atom)