Da alcuni anni in Italia, e soprattutto in America, è arrivata la cosiddetta droga del cannibale molto "Low Cost"; molti giovani italiani affermano di averla reperita dalla comunità filippina, anche se l'origine di tale sostanza risale in Cina, Pakistan, ed India e di conseguenza esportata fin qui. Questa droga viene chiamata Flakka o Gravel, in italiano Ghiaia (materiale non friabile, non idrosolubile), ed è uno stimolante sintetico che venne sviluppato negli anni 60'. Dato che è uno pscicostimolante, come tale può causare paranoia, allucinazioni, stati psicotici, tachicardia, aumento dell'adrenalina e della forza che combinato insieme ad altre droghe causa la morte per suicidio. I principi attivi molte volte possiamo ritrovarle nelle droghe "ricreative" vendute come "sali da bagno". Il prezzo della dose si aggira attorno ai 5$ che corrisponderebbero a 4 euro circa, ed è prodotta sotto forma di cristalli che possono essere polverizzati e assunti per endovena, oppure possono essere ingeriti, sniffati, strofinati sui bulbi oculari e anche fumati tramite sigaretta elettronica e viene venduta come alternativa economica all’ecstasy e alla crystal meth per garantire divertimento. La durata della sostanza varia dalle 4 ore a diversi giorni e in alcuni casi si è visto che l'effetto durasse per un mese o in casi più gravi anche dopo quattro o sei mesi dall'assunzione; in America è scoppiato un vero e proprio boom tra il 2012 (nello specifico) e il 2015 registrando più di mille casi specialmente in Florida. Adesso attenzioniamo più nello specifico alcuni casi avvenuti sempre qui, in Florida che si pensa causino attacchi di cannibalismo in chi ne fa uso:
- Come hanno riposrtato molti giornali in America nel 2012, uno studente universitario americano di 19 anni, Austin Kelly Harrouff, è in fin di vita dopo essere stato fermato dalla polizia in seguito all’omicidio in Florida di John Stevens, 59 anni, e Michelle Mishcon, 53 anni, e all'aggressione di un vicino di casa che era intervenuto per cercare di difendere la coppia. Harrouff è anche accusato di aver preso a morsi il volto della donna, forse in preda ad un attacco di questa droga, che già in passato ha stimolato alcuni episodi di cannibalismo proprio in Florida. Come sottolinea il Palm Beach Post, al momento restano sconosciute le cause del duplice omicidio: assassino e vittime nemmeno si conoscevano. Un accoltellamento avvenuto "a caso", come ha spiegato lo sceriffo William Snyder, forse proprio sotto effetto di allucinazioni da droga. Il giovane è entrato nella casa della coppia a Jupiter River, zona residenziale vicino a Palm Beach, nella Contea di Martin: l’ingresso dal garage era spesso lasciato aperto per favorire le visite, essendo i padroni di casa molto socievoli. La donna è stata trovata accoltellata a morte in garage, mentre il corpo di Stevens era nel vialetto di accesso alla villetta con il giovane che stava attaccato al cadavere.I diversi test medici hanno dato esito negativo per quanto riguarda eroina e cocaina, metanfetamine e marijuana. Si ipotizza quindi che il ragazzo possa aver assunto la flakka. "La flakka non è una droga che si può rilevare in ospedale e neanche altre sostanze sintetiche che possono provocare quel delirio che abbiamo visto la scorsa notte", ha spiegato lo sceriffo. "Non credo di aver mai visto prima qualcosa di tanto violento, aggressivo in un omicidio", ha aggiunto. Lo studente, dotato di una forza anormale, è stato fermato dall’intervento di numerosi agenti, cani e una pistola paralizzante. Sembra che il 19enne Austin Kelly Harrouff fosse ancora sotto effetto di droga quando è arrivato in ospedale: era sotto choc ed emetteva anche suoni gutturali, di tipo animalesco, secondo i testimoni.
- Altro caso avvenuto a Miami sempre nello stesso anno(2012) è stato quello di Rudy Eugene che trovò il 65enne Ronald Poppo mentre stava dormendo sui binari di un treno e in un raptus di pazzia, avrebbe poi cominciato a prenderlo a pugni per stordirlo (o forse per ammazzarlo). Una volta svenuto, il 31enne ha iniziato ad 'addentare' la sua preda.A salvare la vita a Poppo è stato l’intervento della polizia, che ha sparato e ucciso Eugene. "Mi ha divorato la faccia, mi ha strappato gli occhi con la bocca", ha raccontato Poppo alla polizia di Miami durante un'intervista: In quell’aggressione Poppo perse un occhio e il naso, e tuttora, benché il viso gli sia stato ricostruito, vede soltanto da un occhio.Il senzatetto ha detto ai poliziotti di non aver mai incontrato prima Eugene."Per un brevissimo lasso di tempo, ha raccontato Poppo, quando l’ho visto ho pensato che fosse un bravo ragazzo,ad un tratto però è come impazzito e si è diretto verso di me". E poi c’è stato l’attacco, un orripilante attacco durato 18 minuti, ripreso dai video di sorveglianza, e a cui solo l’arrivo della polizia ha potuto dare fine.Poppo non capisce che cosa abbia potuto scatenare questo impulso."Io di certo non gli ho detto nulla di male, né l’ho insultato". Dai test tossicologi fatti su Eugene è risultato che il giovane aveva assunto solo della marijuana, e non dei sali da bagno, come si era detto in un primo momento. Ma anche Poppo ha notato che Eugene agiva sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente."Mi parlava in modo strano, dicendomi che stavo per morire, e che anche lui stava per morire, ringrazio la polizia di Miami per avermi salvato giusto in tempo" cosi' concluse la sua intervista.
- Un altro caso di un giovane studente americano del Maryland ha confessato alla polizia di aver ucciso il suo compagno di stanza, per poi mangiarne il cuore e parti del cervello. Lo riportano i media americani, pochi giorni dopo un altro caso di cannibalismo avvenuto a Miami. Kinyua Alexander, studente ventunenne della Morgan State University di Baltimore, è stato arrestato martedì dopo la scoperta nella sua casa di Harford County, da parte del fratello, di testa e mani di un uomo, secondo il Baltimore Sun. La vittima, Kujoe Bonsafo Agyei-Kodie, 37 anni, amico del padre dell'omicida, era scomparso da una settimana. Il suo omicida aveva denunciato la sua scomparsa dicendo che era uscito per andare a fare jogging. Dopo la scoperta di due scatole contenenti i resti umani nella sua cantina, la polizia ha interrogato ottenendo la confessione e pensano sia causato per l'appunto da questa "nuova" droga.
Sempre a Miami, nel 2012 si verificò un fatto simile e si ipotizzò anche allora, che il colpevole fu sotto effetto della medesima droga.
In Florida ci fu un ulteriore attacco ''zombie''.
La causa, sarebbe sempre la droga speciale, che ti procura il desiderio di carne umana.
Charles Baker, un uomo di 26 anni, si recò a casa dell'ex compagna per far visita ai figli.
Baker era sotto l'effetto di droga, iniziò ad urlare e spaccare mobili in preda a un raptus, fino a quando non si denudò e prese a morsi il braccio di un uomo che abitava nell'abitazione, Jeffrey Blake.
Sempre in quel periodo, un ragazzo ridusse in fin di vita un senzatetto, mangiandogli il 75 % del volto, Da qui, si pensò a un forte virus, proprio perché a distanza di giorni si seppe che nel Maryland, uno studente confessò di aver ucciso il compagno di stanza e di averne mangiato cuore e cervello.
La droga che veniva incolpata di esserne la causa, era di nuovo quella di ''sali da bagno'', e sarebbe un mix di LSD, ecstasy e metanfetamina e farebbe scattare la voglia insistente di mangiare carne umana.
Nei giorni seguenti, fece scalpore un altro caso di cannibalismo: Luka Magnotta che ammazzò e mangiò il suo fidanzato cinese per poi riprenderlo con una videocamera.
In Italia, invece, da poco tempo, son stati trovati dei filmati prova di immigrati che venivano smembrati e mangiati e i loro organi venduti.
Nel 2012, un ragazzo giapponese , Mao Sugiyama, 22 anni, asessuato, si fece asportare chirurgicamente i genitali e li fece mangiare a cinque ospiti ad un pranzo, ben cotti e conditi.
Così, dopo averli congelati, cosse e condì il suo pene e il suo scroto per farlo mangiare ad altre persone.
Inverosimile, no?
Ma cosa spinge l'uomo a mangiare carne umana? Quanti altri casi di cannibalismo ci sono al giorno d'oggi? Ce ne parla anche l'autrice Francine Arioza nel suo libro, ''Il lato oscuro del Brasile''.
Molti sono i casi, non son finiti qui e sicuramente non finiranno in futuro. Il cannibalismo è ancora vivo nei giorni nostri e probabilmente, c'è un cannibale in ognuno di noi, che vuole uscir fuori.
Perché il cannibalismo fa parte della natura.
Perché noi siamo la natura.
E la natura, non ha limiti.
Gente sotto effetto di flakka
https://www.youtube.com/watch?v=tfF440F8Inc
https://www.youtube.com/watch?v=ooVx6MlORkQ,
https://www.youtube.com/watch?v=EVfDgF8tPiw
Con la collaborazione di Jessica Renda