JonBenét Ramsey. |
Bella e candida, ingenua e ancora fresca,
pura ma già desiderio di qualcuno. Questo è ciò che era la bellissima
JonBenét Ramsey,
splendida bambina di sei anni e
già reginetta di concorsi di bellezza,
piccolo angelo,
candida anima persa,
strappata troppo precocemente alla vita
e portata con destrezza verso la morte.
JonBenét Ramsey, nome creato dall'unione dei nomi di suo padre John Bennett Ramsey, nacque ad Atlanta, in Georgia, nel 6 Agosto del 1990.
Jon frequentò la High Peaks Elementary School e seguiva, tramite i genitori, la chiesa locale. Il padre John era un repubblicano e presidente aziendale, mentre la madre Patty era una ex reginetta di bellezza. Il 5 Novembre del 1980, John Bennett e Patricia si sposarono ed ebbero dei figli; JonBenét e Burke Hamilton. JonBenét aveva anche dei fratellastri, John Andrew e Melinda avuti dalla precedente relazione del padre ed Elizabeth, morta anni prima in un incidente stradale.
JonBenét vantava già di una precoce carriera; il suo curriculum era quello di una professionista e a soli 6 anni era già una reginetta dei concorsi di bellezza. Inoltre, la piccola, seguiva lezioni di violino.
Un piccolo prodigio.
Era la notte di Natale del 1996. La famiglia Ramsey è ad una festa a casa di amici. Alle 22:00 in punto la famiglia torna alla loro casa e Burke e JonBenét vanno immediatamente a letto, a dormire. Patsy e John preparano le valige per il viaggio che avrebbero dovuto fare il giorno dopo. Patsy stava seguendo la chemioterapia per un cancro alle ovaie che le era stato diagnosticato nel '93 e per lei non era un gran bel periodo. La casa dei Ramsey era composta da quindici camere ed era costituita da tre piani e un seminterrato. Nel seminterrato c'era una palestra, la cantina e la lavanderia; al pianoterra c'erano cucina, salotto e altre due stanze, mentre al secondo piano c'erano le camere dei bambini e all'ultimo quella dei coniugi Ramsey. Tutto era collegato da una scala a chiocciola che ogni mattina Patsy prendeva per andare in cucina.
Quella notte, JonBenét sparì.
Patricia e i suoi due figli, JonBenet e Burke Hamilton. |
La notte tra il 25 e il 26, i vicini sentirono l'urlo di un bambino provenire da casa Ramsey, pur se i genitori dissero di non aver sentito nulla e di non aver visto nulla di strano.
Appresero della scomparsa di Benét quando la mattina Patsy Ramsey trovò sulle scale a chiocciola di servizio, alle 5:30, una lettera di riscatto per sua figlia dove si chiedeva di preparare in contanti 118.000 dollari.
Successivamente si scoprì che la lettera era stata scritta su due fogli strappati da un quaderno appartenente proprio a Patsy,
Patsy però, pur se nella lettera c'era scritto di non contattare nessuno sennò la bambina sarebbe morta, chiamò il 911 denunciando il rapimento di sua figlia. La somma richiesta ammontava, casualmente, alla somma che John Bennett aveva vinto dalla sua azienda. La polizia ispezionò la casa e non trovò traccia della bambina, né di effrazioni.
Il contenuto della lettera:
Signor Ramsey, Ascolti bene! Siamo un gruppo di persone che rappresentano una piccola fazione straniera. Rispettiamo il suo lavoro ma non la nazione per cui lo svolge. In questo momento abbiamo sua figlia in nostro possesso. È sana e salva e se vuole che veda il 1997, deve seguire le nostre istruzioni alla lettera. Prelevi 118.000$ dal suo conto. 100.000 devono essere in biglietti da 100 e gli altri 18.000 in biglietti da 20. Si assicuri di portare alla banca una valigetta di dimensioni adeguate. Quando torna a casa metta i soldi in una busta di carta marrone. La chiamerò domattina tra le 8 e le 10 per darle le istruzioni per la consegna. La consegna sarà faticosa per cui le consiglio di essere riposato. Se vediamo che preleva i soldi prima, la chiamerò presto per accordarci su una consegna anticipata e quindi una riconsegna anticipata di sua figlia. Ogni deviazione dalle mie istruzioni causerà l’immediata esecuzione di sua figlia. Non avrà nemmeno i suoi resti per il funerale. I due signori che la tengono in custodia non hanno una particolare simpatia per lei, per cui la avverto di non provocarli. Parlare a chiunque della sua situazione, come alla polizia, all’FBI ecc., avrà come risultato la decapitazione di sua figlia. Se la vediamo parlare anche con un cane, lei muore. Se lei avverte la banca, lei muore. Se i soldi sono in qualsiasi modo segnati o manomessi, lei muore. Può provare a imbrogliarci ma sappia che noi conosciamo molto bene le tattiche e le contromisure delle forze dell’ordine. Ha 99 possibilità su 100 di uccidere sua figlia se tenta di fregarci. Segua le nostre istruzioni e avrà il 100% di possibilità di riaverla indietro. Lei e la sua famiglia siete sotto controllo costante, così come le autorità. Non tentare di fare il furbo John. Non sei l’unico ricco dei dintorni, per cui non pensare che per noi uccidere sia difficile. Non ci sottovalutare John. Usa quel tuo buon senso del Sud. Adesso dipende da te John!
Vittoria!
John Bennett e Patricia Ramsey. |
John Ramsey, con degli amici, ispezionò lui stesso la casa e nella cantina trovò il corpo morto della figlia, avvolto in una coperta bianca: la sua preferita.
JonBenét indossava pantaloni bianchi di un pigiama, mutandine bianche, maglia a maniche lunghe e una felpa con paillettes.
Posizionata supina, nella mano destra era disegnato con un pennarello rosso un cuoricino e sulla bocca aveva del nastro adesivo.
La piccola era legata con una corda di nylon...
Le lenzuola erano bagnate poiché la bambina soffriva di enuresi notturna, ma si pensò che probabilmente venne molestata e violentata.
L'autopsia rivelò che la piccola morì per strangolamento e asfissia, avvenuto da dietro come se l'assassino non volesse guardare la vittima negli occhi, e c'era una grande frattura del cranio, un trauma cranico cerebrale.
La garrota con cui la bimba venne strangolata, era avvolto attorno al manico rotto di un pennello appartenente a Patsy e le setole del pennello vennero trovate in una vasca, sempre della madre, dove teneva strumenti per dipingere.
Patsy infatti, in quel periodo era caduta in una forte depressione dovuta al suo cancro.